Il testo affronta il rapporto tra differenza di genere ed educazione facendo particolare riferimento alla scuola primaria. La prima parte mette in evidenza i significati e le trasformazioni del concetto di genere soprattutto a livello europeo, dove si registra un’attenzione crescente al gender nelle politiche sociali ed educative, considerato parte integrante di un approccio inclusivo di sviluppo e di crescita. La seconda parte presenta due ricerche empiriche condotte rispettivamente tra le insegnanti della scuola primaria e tra le classi quarte e quinte dello stesso ordine di scuola. La prima volta a scoprire come le docenti stesse percepiscono la differenza di genere in classe e la loro identità di genere, la seconda, mirata a capire se già a questa età esistono degli stereotipi che portano bambini e bambine a preferire certi giochi, sport, discipline scolastiche. I risultati di questa ricerca confermano che continuano a permanere degli stereotipi legati al genere sia nell’infanzia che tra gli adulti, di qui la necessità per chi si occupa di educazione a diversi livelli, di valorizzare la dimensione di genere per poter offrire alle giovani generazioni gli strumenti teorici e relazionali necessari per comprendere criticamente la realtà, per costruire la propria identità e per realizzare il proprio progetto di vita.
Valentina Guerrini, dottoressa di ricerca in “Qualità della Formazione” è cultrice di Pedagogia di Genere presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze. Ha una lunga esperienza come insegnante e formatrice. Attualmente è docente di Scienze Umane nella Scuola Secondaria. I suoi interessi di ricerca sono orientati ai temi relativi alla differenza di genere e alle pari opportunità in ambito educativo e lavorativo in una prospettiva internazionale, rivolta alla formazione degli insegnanti, in un’ottica di empowerment al femminile. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni in volumi collettanei e in riviste pedagogiche.