Una cronaca dal nostro Ottocento: gli scritti, gli amori, i drammi di Eva Cattermole che fu, con lo pseudonimo di “Contessa Lara”, la giornalista più popolare di quel secolo. Una biografia appassionante come un romanzo nella quale anche i maggiori eventi dell’Italia postunitaria irrompono nel racconto così da diventarne essi stessi protagonisti.
Eva Cattermole fu la giornalista più popolare dell’Ottocento, colei che per prima dette vita su riviste e quotidiani, con lo pseudonimo di “Contessa Lara”, a rubriche di varia umanità ma soprattutto a quella, mai vista prima, della “Piccola posta”, lettere al giornale e risposte attraverso le quali scambiarsi confessioni e consigli. Per un universo femminile in larga parte ancora recluso fra le mura domestiche, con scarsi strumenti di comunicazione, quelle rubriche rivoluzionarono il costume e precorsero i tempi cosicché la fama che derivò a Eva Cattermole da questo lavoro giornalistico, unito a una rara bellezza e ai suoi molti amori, fu enorme. Ma la sua fama fu legata anche a fatti di sangue che occuparono le cronache dell’epoca e che la videro protagonista e infine vittima.
Renzo Castelli (Pisa, 1937) ha svolto una lunga attività giornalistica su importanti testate nazionali. Ha scritto ventiquattro libri trattando temi di sport, costume, storia, narrativa. La vicenda della Contessa Lara è la sua seconda biografia femminile dopo il successo di quella dedicata, nel 2013, a Elisabetta di Baviera, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, impropriamente chiamata, nella vulgata cinematografica e televisiva, “principessa Sissi”.