“Allargo le braccia, chiudo gli occhi, emano un profondo respiro, poi un altro, e un altro ancora.
Resto così, per alcuni secondi, minuti, non so quanto tempo. Ma quando li riapro, fuori è buio, il teatro
è chiuso e sono stata dimenticata qui, come un bambino nel fondo di un pozzo.
Mi ritroveranno, quando sarà giorno.”
Maria Cristina Impagnatiello, pugliese d’origine e pisana d’adozione, ha iniziato a scrivere a dieci anni, complice una Olivetti verde oliva, regalatale dai suoi genitori. Ha pubblicato finora vari racconti per MDS Editore e per le Edizioni Il Foglio. Fa parte della compagnia teatrale “Teatro Studio” e ama visceralmente il tango argentino. Questo è il suo primo romanzo.