Nella aristocratica e vivace Firenze della belle époque d’Annunzio si muove a suo agio tra fastosi concerti e botteghe antiquarie o di alto artigianato, tra eleganti salotti borghesi così come nei silenzi degli scaffali della Biblioteca Laurenziana, tra le sale della Società Dantesca tanto quanto negli ascosi giardini della nobiltà cittadina e internazionale. Spesso è la contessa Rucellai, la russa Elisabeth Pilar von Pilchau, Lysine per (quasi) tutti, a condurre per mano d’Annunzio nei salotti mondani e cosmopoliti, ai grandi eventi che nei palazzi di città e nelle residenze adagiate sulle colline circostanti l’alta società va organizzando. È lei la protagonista non solo di questo libro ma anche e soprattutto della vivace vita artistica e mondana della Firenze di quel magnifico periodo, che queste pagine vogliono raccontare. [G. B. G.]
Alessandro Panajia ha al suo attivo numerosi volumi, orientati verso la storia e la cultura dell’Ottocento. Particolare attenzione l’ha rivolta ai carteggi di Teresa Teja Leopardi, di Giuseppe Giusti, di Lyda Prini Aulla Trotti Bentivoglio e della famiglia francese Poussielgue, protagonista del Grand Tour in Toscana. Ha, inoltre, curato le mostre ed i cataloghi di A spasso sul Lungarno - Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell’Ottocento [ETS - Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, Pisa 2012], e per la Fondazione Palazzo Blu Je vous écris de Pise - Pisa nel carteggio di una famiglia francese dell’Ottocento (1833-1845) [ETS, Pisa 2015]. In ambito fiorentino si segnalano i volumi: Fiesole: esilio di bellezza / Fiesole: The Elysium of Beauty [ETS, Pisa 2014] e Una città silenziosa - Storie di vita e di morte dei Fratelli della Misericordia, sepolti nel Cimitero monumentale fiorentino dei “Pinti” [ETS, Pisa 2015].