L’identità di ciascuno di noi è oggetto di continua decostruzione e ridefinizione, conseguente alle relazioni che stabiliamo nei diversi contesti di vita e alla presenza in essi di prodotti culturali che possono orientare le azioni o al rispetto dell’altro oppure alla loro emarginazione ed esclusione.
La categoria di genere non è immune da questi condizionamenti. Esiste tutto un immaginario del femminile trasmesso dai media culturali difficile da tenere sotto controllo. Dalla paraletteratura ai video musicali, dalla letteratura per l’infanzia ai cartoni animati, dai romanzi all’arte, dai libri di testo ai classici del teatro greco, la cultura ancora oggi propone modelli stereotipati di comportamento ritenuti tipici del femminile e del maschile, acquisiti nella quotidianità della vita dell’infanzia e dell’adolescenza, che rendono complesso qualsiasi intervento intenzionalmente educativo.
Il volume si pone come obiettivo offrire agli educatori e insegnanti suggerimenti su come utilizzare i prodotti culturali più vicini a queste età come mezzi attraverso i quali i bambini e i ragazzi possono imparare a riconoscere i condizionamenti di cui sono spesso vittime inconsapevoli.
Anna Grazia Lopez è associata di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Foggia dove insegna Pedagogia delle differenze e coordina il Corso di Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi sul ruolo della donna nella scienza tra i quali ricordiamo: Donne ai margini della scienza. Una lettura pedagogica, Unicopli, Milano 2009; Corpi femminili e tecnologie. Educare i corpi femminili tra vecchi e nuovi mostri, in F.Pinto Minerva, S.Ulivieri, A.Cagnolati, 2013 Le frontiere del corpo. Mutamenti e metamorfosi, ETS, Pisa; Scienza, genere, educazione, Franco Angeli, Milano 2015; Dai saperi delle donne alla cura come principio di democrazia, in L.Dozza, S.Ulivieri (a cura di), L’educazione permanente a partire dalle prime età della vita, Franco Angeli, Milano 2016.