La questione della “verità”, sebbene spesso in modo sotterraneo, attraversa il panorama filosofo contemporaneo. Ciò che si rileva è che sia quando si affermi l’incontrovertibile, sia quando lo si neghi, prevale per motivi diversi la convinzione che non sussista un ambito veritativo tra l’assoluto stare della verità e il movimento che caratterizza la “vita” considerata puramente in se stessa o, detto diversamente, tra la “verità” e l’“opinione”.
Se le cose stessero così, la sfera che include la conoscenza non incontrovertibile e le varie forme della prassi, che costituisce il concreto vivere dell’“uomo” nel mondo, sarebbe interamente fuori della verità. Per dare forma a un tale ambito veritativo deve essere posta una domanda essenziale, a cui il libro ha inteso dare risposta: se la verità è niente di meno dell’“incontrovertibile”, qual èla verità (l’aspetto di verità) di ciò che, non rispecchiando tale assolutezza (ad esempio: l’interpretazione, la fede, l’agire), può essere chiamato “non verità”? Viene a essere giustificato in tal modo anche il concetto, sovente semplicemente presupposto, di verità finita.
Leonardo Messinese è professore ordinario di Storia della filosofia moderna all’Università Lateranense, dove tiene pure il corso di Metafisica e pensiero moderno. E’ direttore della rivista «Aquinas» e dell’Area di ricerca “Ritorno della metafisica e pensiero post-metafisico”. Tra le sue pubblicazioni recenti: Il paradiso della verità. Incontro con il pensiero di Emanuele Severino, ETS, Pisa 2010; Heidegger e la filosofia dell’epoca moderna. L’“inizio” della soggettività: Descartes, LUP, Città del Vaticano 2010; Metafisica, ETS, Pisa 2012; Armando Carlini, LUP, Città del Vaticano 2012; Stanze della metafisica,Morcelliana, Brescia 2013; Né laico, né cattolico. Severino, la Chiesa e la filosofia, Dedalo, Bari 2013; Heideggers Kritik der Abendländischen Logik und Metaphisik. Ein kritischer Dialog, Duncker & Humblot, 2015; L’apparire di Dio, ETS, Pisa 2015; Il problema di Dio nella filosofia moderna, LUP, Città del Vaticano 2017.