In questo libro il rapporto fra cinema, arte e paesaggio viene indagato con particolare attenzione ai nuovi ambiti mediali delineati dal panorama contemporaneo, dalla serialità televisiva al videogioco, spaziando dalla videoarte alla rilettura di film che mostrano l’evoluzione del rapporto fra paesaggio e sguardo. Ricerche, studi e riflessioni qui presentati sono l’esito di un convegno internazionale che si è svolto presso l’Università degli Studi di Firenze, frutto di un progetto strategico dell’Ateneo che si inserisce nell’ambito della conoscenza e valorizzazione del patrimonio territoriale attraverso le Digital Humanities. Gli studiosi si sono interrogati su diverse questioni: quale percezione/rappresentazione degli spazi pubblici veicolano le nuove tecnologie? Come individuare, costituire e interrogare gli archivi audiovisivi che possano documentare il rapporto fra le arti e il paesaggio? Quale ruolo, per il cinema contemporaneo, prospetta l’esperienza del film-induced tourism? Il volume racconta il mutamento in atto nello scenario mediale e mostra come, dentro il paesaggio plasmato dalle arti, lo stesso spettatore si sia messo in movimento per farsi agente di trasformazione abitandolo con le immagini che consuma e produce.
Cristina Jandelli (1966) insegna Storia del cinema presso il Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze. Indaga in prospettiva storica e con particolare riferimento al cinema italiano il contributo reso da attori e attrici, stili di recitazione e fenomeni divistici. Ha pubblicato monografie sulla storia del divismo, sulle dive del muto italiano, sui ruoli nel teatro di prosa e su Cesare Zavattini. I suoi ultimi libri sono I protagonisti. La recitazione nel film contemporaneo (2013) e L’attore in primo piano (2016, premio Limina per il miglior libro italiano di studi sul cinema).