Lungo il corso dei secoli medievali il modo in cui viene qualificata l’autorità del vescovo di Roma conosce evoluzioni e mutamenti che accompagnano la storia politica e religiosa dell’Europa del tempo. Quello che per secoli viene indicato prevalentemente come il successore di Pietro, vicarius Petri, inizia ad essere qualificato come il vicario di Cristo, vicarius Christi, all’interno di una Chiesa che assume sempre più una struttura verticale e verticistica. È un passaggio che si intreccia ai decenni di quella che passa alla storia come “Riforma gregoriana”, ma che ha alle sue spalle una profondità storica che si radica nei secoli precedenti, nell’esperienza della chiesa carolingia e in quella ottoniana. Quel retroterra conosce però una riformulazione nuova, si alimenta con istanze di riforma che hanno un connotato e morale e giuridico e che vedono nell’autorità papale la garanzia della piena libertas della Chiesa e della sua autorità. Seguendo le vicende della titolata papale lungo l’XI secolo, nelle pieghe complesse dell’età gregoriana, il volume, che raccoglie ed amplia i frutti di un convegno tenuto a Parma nel 2015, rilegge questo passaggio della storia dell’Europa medievale cogliendone il sorgere e l’intreccio di piani, da quello politico a quello religioso, da quello storico a quello teologico e del diritto.
Fabrizio Amerini è attualmente professore associato di Storia della Filosofia Medievale presso il Dipartimento DUSIC dell’Università di Parma. Si è occupato di logica, metafisica e filosofia della conoscenza nel XIII e XIV secolo. È autore di numerosi articoli e volumi a stampa, tra cui La logica di Francesco da Prato (Sismel, Firenze 2005) e Tommaso d’Aquino e l’intenzionalità (ETS, Pisa 2013). Ha recentemente curato, con Gabriele Galluzzo, il volume A Companion to the Latin Medieval Commentaries on Aristotle’s Metaphysics (Brill, Leiden-Boston 2014).
Riccardo Saccenti, studioso di Storia della filosofia medievale, è assegnista di ricerca dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR (Cagliari) e membro della Fondazione per le Scienze Religiose “Giovanni XXIII” (Bologna). Si è occupato di storia del pensiero filosofico e teologico medievale fra XII e XIII secolo. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Conservare la retta volontà. L’atto morale nelle dottrine di Filippo il Cancelliere e Ugo di Saint-Cher (1225-1235) (Il Mulino, Bologna 2014); Debating Medieval Natural Law: A Survey (University Press of Notre Dame, Notre Dame, IN, 2016); Un nuovo lessico morale medievale. Il contributo di Burgundio da Pisa (Aracne, Roma 2016).