Qual è il rapporto di Leo Strauss con Husserl e con Heidegger? Ad emergere, in questo libro, è l’inedita figura di Strauss quale pensatore fenomenologico. Muovendo dal problema husserliano della genesi “naturale” dei concetti scientifici e dalla sua elaborazione ermeneutica nel giovane Heidegger, Strauss si concentra sulla possibilità della filosofia come modo di vita, ovvero sul nesso tra teoria e prassi.
Si chiarisce così cosa Strauss intenda con l’espressione Political Philosophy e, di conseguenza, ciò che si riprometteva dalla sua controversa “ermeneutica della reticenza”. Political Philosophy non è una parte della filosofia, ma l’atteggiamento fenomenologico che il filosofo è costretto ad assumere per via dell’inevitabile conflitto con la doxa, col “mondo delle opinioni”. La filosofia politica è, dunque, “filosofia pratica”, nel senso letterale dell’espressione: prassi del pensare filosofico che si compie nel confronto con quel che appare come ovvio, come “naturale”. Donde, la radicale paradossia del modo in cui i filosofi eterodossi hanno scritto i loro libri.
Pierpaolo Ciccarelli Pierpaolo Ciccarelli ha svolto la sua attività di studio e di ricerca nelle Università di Roma “La Sapienza”, Wuppertal e Göttingen, e attualmente insegna Storia della filosofia morale all’Università di Cagliari. È autore del volume Il Platone di Heidegger e di diversi saggi su Leibniz, Vico, Heidegger e Leo Strauss.