Scritto nel 1796, nello stesso anno del Più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco (attributo a Hegel, Hölderlin e Schelling), questo testo, a firma di Johann Gottfried Herder (1744-1803), è destinato ad avviare un dibattito di grande importanza per il Romanticismo tedesco e a sollevare la questione della dimensione mitologica in tutta la sua aporeticità. In un confronto serrato e incalzante, i due protagonisti del testo herderiano (due intellettuali di nome Alfred e Frey) espongono le loro prospettive, parteggiando per la verità o per l’immaginazione, ma anche argomentando a favore e contro la mitologia nordica. Iduna, la dea custode dei pomi dorati dell’eterna giovinezza e moglie del dio della poesia, è quindi presa a modello, o meglio a “pomo della discordia”, della questione mitologica. L’intento perseguito da Herder in questo testo non è affatto quello di presentare delle soluzioni, ma piuttosto quello di stimolare il pensiero. E non è cosa da poco.
Micaela Latini insegna Cultura tedesca ed Estetica presso l’Università dell’Insubria. Ha curato una nuova edizione dell’Uomo senza qualità di R. Musil (2013) e il testo satirico di J.M.R. Lenz, Pandämonium Germanicum (2018). Tra i suoi lavori: Il possibile e il marginale. Studio su E. Bloch (Mimesis, 2005), e Die Korrektur des Lebens. Studien zu Thomas Bernhard (K&N, 2017).