Il libro prende in considerazione l’influenza delle teorie imitative del linguaggio sulla genesi e lo sviluppo del pensiero linguistico darwiniano. Si analizza, in particolare, il contributo del filologo inglese Hensleigh Wedgwood (1803-1891), promotore di una visione naturalistica dell’origine del linguaggio improntata a meccanismi onomatopeici, interiezionali e analogici. La prima parte del testo è dedicata all’analisi della teoria wedgwoodiana e al suo inquadramento all’interno del panorama britannico, con particolare riferimento alla tradizione filologica dell’epoca, al modello uniformista proposto dalla geologia e al dibattito accesosi con il sanscritista tedesco Friedrich Max Müller. La seconda parte esamina la presenza del pensiero di Wedgwood nell’opera di Darwin e l’importanza che ha rivestito, in particolare in The Descent of Man, per fornire una spiegazione dell’origine del linguaggio che fosse coerente con la teoria della trasmutazione delle specie.
Michela Piattelli (Roma, 1983) svolge attività didattica e di ricerca presso la cattedra di Filosofia del linguaggio della “Sapienza” Università di Roma. Ha insegnato come docente a contratto “Philosophy and Theory of Languages”. Si occupa di storia delle idee linguistiche con particolare attenzione al naturalismo linguistico, all’evoluzionismo darwiniano e alle teorie sul linguaggio di età vittoriana. In tale ambito ha pubblicato diversi saggi, in sedi specialistiche, in italiano e inglese.