Che cosa succede quando nella vita perfettamente ordinata di una casalinga islandese si presenta alla porta uno sconosciuto, che si introduce in casa senza dire una parola? E che implicazioni ha la sua presenza nella vita di una normalissima coppia di sposi che vive in affitto con l’ambizione di costruirsi una casa di proprietà? In un mondo fatto di certezze, lo straniero porta una lacerazione, insicurezze, sospetti, ossessioni.
Questo breve romanzo di una delle maggiori autrici islandesi del XX secolo ci mette davanti a noi stessi, alle nostre paure nei confronti degli altri e all’incapacità di accettare il diverso, quando la normalità diventa grottescamente assurda e il quotidiano diventa infido e incerto al punto da presentarsi con un volto letterariamente kafkiano…