C’è una profonda analogia tra l’agire nel tempo e l’agire sociale. È questa la tesi di Michael Bratman, uno dei maggiori filosofi dell’azione contemporanei. L’essere umano è fondamentalmente interessato al suo futuro e gli dà forma tramite la formulazione di piani. La razionalità pratica consiste nell’adozione di norme che rendono i piani coerenti e stabili nel tempo. Le stesse risorse concettuali, metafisiche e normative che spiegano l’agire individuale diacronico possono spiegare anche le forme più complesse dell’agire collettivo, come l’agire condiviso e cooperativo. Perciò, non c’è bisogno di postulare un soggetto plurale per spiegare l’agire sociale: occorre, piuttosto, comprendere la funzione dei piani e identificare le norme razionali che costituiscono la loro struttura.
Michael Bratman è U.G. and Abbie Birch Durfee Professor presso la School of Humanities and Sciences - Stanford University.