Cascina e la sua Misericordia

Una storia importante che secondo la tradizione, nasce nella Firenze duecentesca grazie alla predicazione di Pietro Bossi (1221). La tradizione popolare invece la vuol far risalire ad una leggenda urbana, attribuita ad un certo messer Francesco Ghisleri, che andava raccontando le vicende di un lavoratore del tempo, che sentendo i suoi “compagni vituperare il nome di Dio e della Madonna propose loro che ogni volta avessero ardito profferire una bestemmia, dovessero deporre a titolo di penale una crazia in un cassetto, destinando la somma raccolta all’acquisto di zane”, che venivano poi usate per il trasporto dei malati. Nacque così a Firenze questa benemerita istituzione, la “Misericordia”, che ben presto ogni città importante, ma soprattutto in Toscana, volle tra le sue mura in un crescendo davvero impressionante. A Cascina si sviluppa efficacemente nel 1894, andando a sostituire ed integrare la secolare “Compagnia della Santa Croce”, nata a Cascina nel lontano 1546. Ne ereditava i beni e la bellissima chiesa proprio intitolata alla “Santa Croce”, ancora oggi sede.

Antonio Martini nasce a Cascina (Pi) il 9 Maggio 1939, compie gli studi artistici nella scuola d’Arte di Cascina e successivamente presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze dove consegue il diploma di Magistero, per poi dedicarsi all’insegnamento con la passione che sempre lo contraddistingue, attività che svolgerà per oltre 6 lustri. Contemporaneamente diviene allievo dell’architetto Detti di Firenze ricavandone un notevole accrescimento professionale culturale. Terminato l’insegnamento, si dedica alla ricerca ed all’approfondimento della storia e dell’arte, con particolare riferimento al territorio pisano ed al suo paese natale. Riesce con la sua particolare tecnica del disegno, a far tornare indietro nei secoli, chi ammira le sue Opere, frutto di una meticolosa ricostruzione storica. Tra le più belle meritano una citazione il rilievo della facciata della Pieve di Cascina, di San Casciano e la Badia di San Savino, dove mette in evidenza lo straordinario equilibrio compositivo attuato dagli architetti medioevali, riproponendo in seguito anche l’immagine lontana del Castello della Verruca , la Porta del Leone della cinta Muraria pisana ed infine e non certo per ultima la ricostruzione dell’antica struttura del Castello di Cascina. Ha illustrato diversi libri dedicati a poeti “vernacolari”ed ha collaborato per lunghi anni con le riviste “Il Gobbo” e il “Tramme”. Nel 1996 e nel 1997 per la Banca di Cascina ha illustrato due “cartelle” con disegni relativi ai “Castelli Pisani, Cascina e le Antiche Porte” e “La Cerchia muraria di Cascina del Sec. XIV”, presentate da Fabio Redi, Ordinario Archeologia Medioevale dell’Aquila, mentre nel 1998 per l' "Istituto Gentili” ha presentato una cartella “Le Porte
di Pisa” con duecento stampe numerate e firmate. Nel 1999 (2018) assume la Presidenza della Società Operaia dando vita a molteplici iniziative culturali improntate alla storia e alla vita del territorio di Cascina. La sua passione per la narrativa, unita ad una scrupolosa ricerca storica, lo porta alla pubblicazione delle seguenti opere: Accqua Consolata (2002), dedicato alla storia di Cascina nell’800 e non solo; Cascina nella Battaglia (2004), una ricostruzione della battaglia avvenuta nei pressi del “Castello” di Cascina (1364); I Capolavori della Fede (2005), dedicato alle chiese medioevali pisane, in collaborazione con Laura Benassi; Antonella Gamba (2006), dedicato alla pittrice concittadina in collaborazione con il Comune di Cascina; Garibaldi a Cascina (2007), nel bicentenario della nascita del Generale in collaborazione con il Comune di Cascina; Terra di Cascina (2009), dedicato alla storia di un glorioso Castello in collaborazione con il Comune di Cascina; Legno e Disegno (2012), dalle prime botteghe alla Mostra del Mobilio: storia dell’artigianato a Cascina; La Gipsoteca di Cascina (2018), una vicenda dai risvolti anche drammatici; Cascina e il suo territorio (2019), dedicato al Santuario della Madonna dell’Acqua.