Il volume si propone di analizzare l’incidenza del pensiero platonico e di quello aristotelico su alcuni aspetti della filosofia di Heidegger. Nel suo commento al Sofista di Platone il filosofo tedesco arriva a sostenere che una comprensione autentica del pensiero in esso contenuto richiede di appellarsi ad Aristotele. In questo modo Heidegger finisce per iper-interpretare il testo platonico applicandogli consapevolmente categorie di matrice aristotelica. L’esito teorico di una simile operazione consiste nella determinazione del Dasein in termini di motilità (Bewegtheit) della vita. In questo senso, la vita risiede nella possibilità dell’uomo di autoprogettarsi e di scegliere il come della propria esistenza.
Claudia Lo Casto (1984), laureata in Filosofia presso l’Università di Palermo, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia, scienze e cultura dell’età tardo-antica medievale e umanistica presso l’Università di Salerno in co-tutela con l’Università di Tübingen. Ha svolto attività di ricerca presso le Università di Bonn (2013) e di Fribourg (2014) in Svizzera, dove ha goduto di una borsa post-doc. Dal 2015 al 2018 è stata assegnista di ricerca in Filosofia antica e tardo-antica presso l’Università di Salerno. Tra le sue pubblicazioni: Teleia Zoe. Ricerche sulla nozione di vita in Plotino (Pisa 2017).