Il volume racconta in modo sintetico l’eccezionale percorso biografico e militante di un comunista degli anni Quaranta, Bruno Bernini. Grazie alla fiducia ricevuta dalla politica di apertura verso i giovani sostenuta da Togliatti, un partigiano livornese, dirigente locale del Fronte della Gioventù, fa da subito il suo ingresso tra i dirigenti nazionali, nella Fgci di Berlinguer. Immediatamente dopo assume responsabilità di livello internazionale con la presidenza della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica, con sede a Budapest. Al suo rientro in Italia ricopre compiti di responsabilità politica locale e regionale, non disgiunti dal suo impegno di Deputato. Esperienze nelle quali riporta la sua visione del mondo non provinciale ed angusta, ma capace di cogliere le contraddizioni e le aspettative di scelte talvolta anche sottoposte a critica da parte del suo Partito. Nei diversi ruoli ricoperti affronta tematiche economiche, contrasti sociali e politici, in anni fra i più tesi e complessi della storia repubblicana. Nell’ultima stagione del suo impegno partecipa alle attività del Consiglio d’Europa e si dedica alla tematica del disarmo, sia a livello europeo che di Commissioni parlamentari. Il testo di sintesi che qui presentiamo, costruito a partire dalla sua monumentale autobiografia, è arricchito dall’inventario del suo archivio predisposto dallo stesso Bernini con una logica interna funzionale alla sua organizzazione e consultazione. Archivio che rappresenta, dopo quello più vasto della Federazione comunista di Livorno, il fondo più significativo fra gli archivi di personalità dell’Istoreco e che, per importanza, esula sia dalla dimensione locale sia da quella nazionale.
Michela Molitierno, laureata in Scienze del libro, biblioteca e archivio all’Università di Pisa con un Master di II livello in Formazione, gestione e conservazione di archivi digitali in ambito pubblico e privato presso l’Università di Macerata. Diplomata presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze. Si occupa di riordino e descrizione di archivi storici e di deposito pubblici e privati nonché di consulenza sui sistemi di gestione documentale. Ha pubblicato: L’archivio della federazione livornese del PCI conservato presso l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno, in «Archivi», ANAI, numero 1/2013; L’inventario dell’archivio storico comunale di Volterra (1823), trascrizione e note a cura di Michela Molitierno, introduzione di Luca Pini, 2017.
Catia Sonetti, direttrice dell’Istoreco di Livorno. È stata a lungo docente nelle scuole secondarie superiori. Studiosa di storia contemporanea, si occupa in particolar modo di temi legati al movimento operaio, alla memoria e alle vicende ebraiche, su cui ha pubblicato numerosi studi. Ha curato il progetto di mostra Ebrei in Toscana. XX-XXI secolo, finanziato dalla Regione Toscana, ed il relativo catalogo. La sua ultima pubblicazione è il saggio La vicenda di Frida Misul nel quadro della deportazione dei livornesi in Per Frida Misul. Donne e uomini ad Auschwitz a cura di Fabrizio Franceschini (Salomone Belforte ed., Livorno 2019).