Chi può arrogarsi il diritto di stabilire chi è l’“altro”? Nel corso della storia è emerso in Occidente una sorta di “soggetto universale”, un soggetto neutro e astratto che ha definito la realtà a partire dal suo unico punto di vista e ha così relegato all’alterità tutto quanto era differente da esso. La donna, l’omosessuale, il nero sono quindi entrati a far parte della vasta e claustrofobica categoria dell’altro dove, separati dalla mente e dalla ragione, sono diventati un tutt’uno con il loro corpi. È proprio a partire dal corpo dell’altro, dal sapere esperienziale e incarnato, che Emilio Amideo prova a esplorare articolazioni alternative della maschilità nera al di là degli stereotipi storicamente costruiti intorno al corpo nero e queer. Nell’opera degli scrittori afroamericani Langston Hughes e James Baldwin e dell’artista visivo anglo-caraibico Isaac Julien, il corpo emerge rispettivamente attraverso l’immagine del desiderio come ferita, come porto e rifugio, e come vulnerabile ed etereo tra desiderio e morte. Questo insieme di opere e voci decolonizza la rappresentazione tipica che l’eteropatriarcato razzista occidentale ha fatto del nero – ovvero del nero come aggressivo, istintuale, ipersessuale – e tratteggia una maschilità nera vulnerabile, che si rifiuta di essere circoscritta da binarismi di genere e concezioni limitanti della sessualità.
Emilio Amideo è assegnista di ricerca in Lingua e traduzione inglese all’Università di Napoli “L’Orientale”. La sua ricerca verte sulla lingua inglese e le letterature anglofone afrodiasporiche, la traduzione, gli studi culturali e postcoloniali, gli studi di genere e queer, la teoria critica della razza, l’ecocritica e gli studi sulla corporeità. Ha pubblicato diversi articoli in riviste e volumi nazionali e internazionali su James Baldwin, Isaac Julien, Jackie Kay, Thomas Glave, Essex Hemphill, Austin Clarke, Lawrence Hill, Keith Jarrett e Dean Atta. Ha co-curato il volume collettaneo L’immagine nel mondo, il mondo nell’immagine (UniorPress, 2016) ed è autore di Queer Tidalectics: Linguistic and Sexual Fluidity in Contemporary Black Diasporic Literature (Northwestern University Press, 2021).