Questo libro propone una lettura della Genealogia della morale, una delle opere più complesse di Friedrich Nietzsche, quale scenario di un’arena in cui il filosofo lascia emergere, ed entrare in conflitto, diversi modi di “far storia” propri del suo tempo e del suo pensiero. Ognuno dei tre saggi di cui l’opera si compone può, infatti, essere letto come tentativo di “trasvalutare”, ovvero sottoporre a critica e rielaborare filosoficamente, uno dei grandi modelli attraverso i quali l’uomo moderno, ricostruendo la propria storia, ha costruito anche la sua identità. Particolare attenzione viene rivolta alla ricostruzione della genesi storica, e della produzione sociale, del “tipo d’uomo gregario”, svolta da Nietzsche nella seconda dissertazione della Genealogia, e agli inaspettati esiti autocritici, ovvero, alla problematizzazione del proprio stesso aristocraticismo, cui essa sembra condurre l’autore.
Marco Celentano è docente di Etica e Filosofia morale presso l’Università di Cassino, coordinatore della Post-Graduate School of Philosophy, Ethics, and Ethology, membro del Konrad Lorenz Institute, dell’Interuniversitary Research Centre Res Viva, della Società Italiana di Filosofia Morale e della Società Italiana di Etologia. Le sue ricerche riguardano principalmente la filosofia dell’etologia e l’epistemologia evoluzionistica, la genealogia nietzscheana e la sua ricezione, il pensiero di Theodor Adorno e la Scuola di Francoforte. Tra i suoi lavori più recenti: Pluriversi cognitivi (con R. Marchesini), Mimesis 2018; From the only human towards a comparative history of animal uses and traditions, in D. Ceccarelli, G. Frezza, Predictability and the Unpredictable, CNR Edizioni 2018; Per una comparatistica culturale non solo umana, “Animal Studies” 2019; La genesi della “coscienza” nella Genealogia della morale di Nietzsche, in M.F. Pacitto (a cura di), Neuroetica, Aracne 2020.