Il volume propone un approccio all’educazione civica, alla cittadinanza e alla legalità, attraverso il paradosso della trasgressione dato dalla cosiddetta street art, che permette di trasformare la regola infranta in possibilità inedite e creative di espressione di sé, ma anche del senso di appartenenza alla comunità nella quale si è inseriti. Contaminando l’intervento istituzionale canonico con forme espressive e strategie comunicative non contemplate dai curricoli scolastici, è possibile favorire lo sviluppo di competenze necessarie per affrontare con spirito critico le sfide che la vita propone. Perché ciò si realizzi occorre fare breccia nella rigidità della certificazione istituzionale e riconoscere che la formazione si alimenta di moltissime agorà fisiche e virtuali, spesso esterne ai percorsi canonici, ma non per questo estranee. Attraverso la street art le pareti degli edifici pubblici, in particolare di quelli scolastici, possono diventare lo scenario di una vera e propria mostra di strada permanente a cielo aperto, un’espressione artistica a futura memoria, oltre a rappresentare, contemporaneamente, un gesto di appropriazione reale, da parte dei giovanissimi studenti, del contesto scolastico e del territorio di vita. È così possibile alimentare, inconsapevolmente, magari, e tuttavia in maniera profonda, il sentimento di appartenenza, di condivisione, di reciprocità e di rispetto.
Donatella Fantozzi è Ricercatrice di Didattica Generale e Pedagogia speciale presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Si occupa di progettazione didattica interdisciplinare e inclusiva, di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, della formazione dei docenti. Tra le sue pubblicazioni: DSA e fruibilità dei libri di testo nella scuola primaria (ETS, 2016), Insegnare e apprendere. Itinerari pedagogici e didattici nella scuola dell’infanzia e primaria (eds, ETS, 2019).