I saggi raccolti in questo volume muovono tra studi culturali, star studies e gender studies per riflettere sulla messa a tema delle identità femminili nel cinema italiano, con qualche incursione feconda nei territori francese e hollywoodiano, appuntando lo sguardo sulle narrazioni del divismo e sul ricorrere, al loro interno, delle figure di Cenerentola, di Galatea e di Pigmalione. Sono costrutti figurativi e simbolici che, a ben guardare, rimandano a una fioritura di racconti polimorfi che non chiudono le figure femminili nelle linee di un disegno prevedibile ma le rilanciano e moltiplicano. Le Cenerentole-Galatee si fanno sante o perdute; si ribellano ai Pigmalioni-principi azzurri o li rimodellano a loro volta; rivendicano una autogenesi nelle scelte e nei ruoli che interpretano; reclamano un’identità molteplice nell’ironia affilata della scrittura o nei passi leggeri delle protagoniste dei melodrammi; così che è sempre il passo di Galatea-Cenerentola a condurre la danza.
Chiara Tognolotti (PhD) è ricercatrice presso il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa. Studia il cinema francese e italiano in prospettiva storica e con un’attenzione particolare ai gender studies.Tra gli ultimi lavori, le monografie La caduta della casa Usher (Jean Epstein, 1928). Fotogenie, superfici, metamorfosi (Mimesis 2020) e De la photogénie du réel à la théorie d’un cinéma au déla du réel: l’archipel Jean Epstein (Kaplan 2020, con Laura Vichi).