Ho cominciato a scrivere dei versi essenziali, un po’ cinici, un po’ ironici, lievemente (molto lievemente) filosofici, e sono uscite queste piccole poesie, così, in sordina, ma a flusso continuo per giorni e mesi…tutto concentrato in quattro versi e un titolo. Alla fine ogni mia espressione poetica si riduceva automaticamente in quattro versi e poi, subito dopo, veniva il titolo. Quattro versi e un titolo, questa la formula che mi ha accompagnato in questo cammino, come se attraverso l’estrema sintesi si potessero cogliere meglio i segni del tempo, quelli che si nascondono dietro i nostri passi, le presenze inesprimibili che ci accompagnano e non si fanno prendere (ma qualche volta si riconoscono, impercettibilmente, magari a distanza e da lì, con discrezione, si cercano).
dall'introduzione dell'autore