“2.140 giorni di noi” è innanzitutto una dichiarazione di amore da una madre a un figlio, ma è anche, se non soprattutto, un diario dove l’autrice parla di sé, della ragazza che è stata e della donna che è diventata. Si racconta come madre solo in rapporto al figlio che emerge dalle pagine come interlocutore. Anand, oggi quasi tredicenne, è un bellissimo ragazzino di origine indiana adottato a quasi sei anni di età nell’ambito delle liste special needs. Nel libro si parla spesso anche delle sue difficoltà. Queste tuttavia non rilevano in sé, ma solo in rapporto alle paure e fragilità della madre. Proprio attraverso la relazione con il figlio, l’autrice trova lo stimolo necessario per affrontarle e ripensarsi.
Heidi B. Heilegger avvocata, nel suo lavoro si occupa principalmente di diritto di famiglia e dei minori. Collabora con Genitori si diventa per cui ha scritto numerosi articoli su tematiche giuridiche legate all’adozione. Nel 2014 è diventata mamma per adozione di Anand e ha ritrovato l’antica passione per la scrittura autobiografica. Da sempre coltiva l’ostinata convinzione che – parafrasando il titolo di un celebre libro di J. Winterson – essere felici sia più importante che essere normali.