La conservazione programmata del patrimonio delle fortificazioni che cingono i nuclei più antichi delle nostre città per poter prevedere interventi efficaci e tempestivi, deve essere supportata da un efficiente processo di monitoraggio. Tale processo in queste Linee Guida è delineato come indispensabile al fine di garantire la permanenza nel tempo poiché si costituisce come imprescindibile momento di conoscenza, comprensione delle mura, non come sistemi astrattamente isolati ma in mutevole, dinamica, relazione con il proprio ambiente antropico e naturale.
In una realtà urbana e territoriale sottoposta ad accelerata trasformazione dei propri assetti infrastrutturali, geomorfologici e ambientali è evidente che il processo di conoscenza e acquisizione dei dati sulle mura urbane deve essere necessariamente periodicamente reiterato per la definizione/aggiornamento delle strategie e delle modalità d’intervento da prevedere nel progetto di conservazione programmata.
Nell’approccio delineato, il testo esplicita procedure e strumenti operativi per il monitoraggio del patrimonio delle mura urbane; indirizzi per l’implementazione di una fase strategica per la costruzione di un efficace processo di conservazione di carattere sistemico, ovvero capace di includere l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei possibili livelli di rischio.
Michele Di Sivo, architetto e Professore Ordinario di Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara e presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa. È autore di numerosi saggi e libri e coordinatore di numerose ricerche sulla politica tecnica in Italia, sulla cultura manutentiva e della sicurezza dell’ambiente costruito e sui temi dell’innovazione tecnologica. Attualmente, svolge attività di ricerca applicata sui temi dell’Habitat e della domotica come ausilio per l’utenza debole e sull’innovazione delle degenze ospedaliere e delle sale operatorie.
Anna De Falco, ingegnere, PhD, Ricercatrice in Tecnica delle Costruzioni dell’Università di Pisa. La sua attività scientifica si colloca principalmente nell’ambito delle costruzioni esistenti, in particolare di quelle in muratura. Partecipa a progetti di ricerca italiani ed europei riguardanti sia il comportamento statico e dinamico dei solidi non resistenti a trazione, sia le tecniche diagnostiche non distruttive per le costruzioni storiche, sia la valutazione e riduzione della vulnerabilità di edifici esistenti in muratura, centri storici e patrimonio culturale. È responsabile scientifico di un contratto di ricerca per lo studio della cattedrale di Massa Marittima.
Daniela Ladiana, architetto, Ph.D. e Ricercatrice in Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura di Pescara dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara. Svolge attività scientifica finalizzata alla progettazione e gestione dell’ambiente costruito per la sicurezza e la durata dei sistemi. Le ricerche condotte possono essere inquadrate nelle seguenti tematiche: la resilienza e la sicurezza dell’ambiente costruito; la gestione e la rigenerazione sostenibile dell’ambiente urbano; la durata dei sistemi edilizi e urbani. Attualmente, svolge attività di ricerca applicata sui temi dell’innovazione degli ambienti educativi.