Una linea ferroviaria e una fabbrica di esplosivi. Vasco Pratolini attore e giornalista pagato con buoni pasto. Bruno Fanciullacci, il gappista più ricercato, e l’uccisione di Giovanni Gentile. La cattura del famigerato Mario Carità e del suo degno allievo Pietro Koch che per una settimana aveva rinchiuso in un armadio Luchino Visconti. Un seminarista, compagno di studio del futuro cardinale Giovanni Benelli, e uno studente della scuola d’arte di Porta Romana, diventato pittore davanti ai quadri di Lorenzo Viani. L’ospitale casa di Ottone Rosai. Vite e fatti che si intrecciano in una Firenze affamata d’arte, poesia e libertà. Quindici anni di interviste e ricerche fino al ritrovamento di un documento inedito all’Archivio centrale dello Stato.
Nicola Coccia ha cominciato a collaborare all’«Avanti» nel 1966. Ha lavorato nella redazione fiorentina del «Lavoro» di Genova, diretto da Sandro Pertini. Assunto alla «Nazione» nell’estate 1978, si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze negli ultimi 30 anni. Con il libro L’arse argille consolerai. Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti (2016) ha vinto il Premio Carlo Levi.