“Il Deotisalvi dell’amico Leonello non è una stella che vuole brillare da sola: l’ingenuo artigiano costruttore di chiese che aspirava a essere promosso da “Fabricator” a “Magister”, ci aiuta a ricostruire un contesto che altrimenti avremmo molta difficoltà a percepire perché storia per soli geni.
Il Deotisalvi qui raccontato – così raccontato – è una guida al conoscere”.
Piero Pierotti
Sono state le parole “i monumenti parlano di per sé… perché ci sono”, pronunciate spesso da Monsignor Silvano Burgalassi, a suggerire all’autore il percorso narrativo che mette in successione la Cappella di Sant’Agata, la Chiesa di San Sepolcro e il Battistero, come momenti dell’evoluzione artistica di Deotisalvi.
Il libro consta di due parti: il romanzo, che racconta le fasi progettuali dei monumenti di Deotisalvi, e la parte tecnica che illustra
col simbolismo della matematica ciò che il romanzo propone con il linguaggio della geometria.
Il romanzo, collocato temporalmente nella prima metà del XII secolo, è frutto di una visione onirica, di un sogno che immagina e tratteggia la personalità di Deotisalvi: un’anima semplice e profonda che sa parlare tanto con naviganti, locandiere e carovanieri quanto con i notabili della sua città; una mente creativa che in tutto vede l’armonia delle forme con gli occhi del geomètra.