Fin dalle origini della letteratura greca si incontra il pensiero ricorrente secondo cui i mortali sono completamente in balìa del caso, delle circostanze e del proprio modo di vedere (e non vedere) le cose. Esposti ai molteplici ed altalenanti effetti del fluire degli eventi – che tutti trascina verso piaceri provvisori e dolori di ogni sorta, in un’alternanza di stati che contrassegna il carattere effimero dell’esistenza – gli
esseri umani finirebbero inesorabilmente per vivere come camaleonti e marionette, incessantemente colorati e strattonati da ciò che li circonda, se non disponessero di metodi e tecniche per la cura di sé e per la stabilizzazione
dei moti psichici.
Dando risalto alla matrice cinetica dell’etica, questo libro ripercorre la storia e le trasformazioni degli esercizi elaborati – dal mondo antico fino al XVII secolo – per porre rimedio agli innumerevoli disagi dovuti all’instabilità e alle loro cause, con obiettivi definiti di volta in volta come purificazione, salute, virtù, scioglimento dei legami che trascinano verso il basso, equilibrio e assenza di scosse, dominio di sé e continenza, ritrazione dall’esposizione alle perturbazioni, temperanza, assenza di passioni, imperturbabilità, felicità stabile, saggezza, capacità di vedere le cose come effettivamente sono.
Luca Mori insegna Storia della filosofia per il Corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia clinica e della salute presso l’Università di Pisa. Tra le pubblicazioni: Genitori con filosofia (2021), Paesaggi utopici (2020), Orbis pictus. Per una storia della filosofia dell’informazione (2017), Chance. Max Weber e la filosofia politica (2016).