Elettra dei bassifondi è la prima traduzione italiana del capolavoro di Simon Abkarian Électre des bas-fonds, una riscrittura del celebre mito di Elettra in una veste moderna che pur conserva intatto il fascino dell’antica tragedia attica.
Sprofondata nei bassifondi di Argo, tra prostitute, vizi e disperazione, la principessa decaduta attinge dall’odio la forza per attendere il ritorno del fratello Oreste e convincerlo a vendicare il padre Agamennone perpetrando il più terribile dei crimini: il matricidio.
La versione abkariana getta nuova luce sul mito classico e lo rigenera, svelandone i retroscena e dando voce a personaggi tradizionalmente ritenuti minori.
L’edizione curata da Michela Gardini – docente di Letteratura Francese presso l’Università degli Studi di Bergamo – presenta il testo originale a fronte ed è corredata da un’introduzione a firma della stessa curatrice e da una postfazione, in supporto alla lettura, della traduttrice Francesca Mazzella.
Simon Abkarian, drammaturgo, regista e attore, nasce nel 1962 da una famiglia di origine armena in una cittadina francese non lontano da Parigi. Di ritorno in Francia dopo un’infanzia trascorsa in Libano e una lunga esperienza negli Stati Uniti, entra stabilmente al Théâtre du Soleil di Ariane Mnouchkine. Grazie alla sua Elettra dei bassifondi, nel 2020 viene riconosciuto come “miglior autore francofono vivente” dal prestigioso Prix Molière per il teatro.