Il presente lavoro è il succinto resoconto di una serie di vicende urbanistiche cittadine vissute e di pensieri condivisi con l’arch. Silvano D’Alto (recentemente scomparso) nel corso dell’ultimo cinquantennio di storia urbana.
È anche la manifestazione della necessità di uscire con coraggio dalle angustie dell’odierno dibattito urbanistico contribuendo con un libero ventaglio di idee a scoprire – inventandole – le immagini di una Spezia futura ‘di tutti’ e, forse, più bella; basando ogni proposta su argomentazioni urbanistiche convalidate dalla storia urbana e legittimate da previsioni verosimili.