I concetti di «postmoderno» e «postmodernità» si sono imposti nel dibattito scientifico e nell’opinione pubblica a partire dalla seconda metà del Novecento. Con La condition postmoderne (1979), Jean-François Lyotard ha dato avvio a un dibattito amplissimo che ha interessato diversi campi disciplinari e culturali.
A distanza di oltre quarant’anni, si presenta una ricostruzione storiografica inedita di quella discussione, mentre sul piano teorico se ne analizzano i presupposti e gli sviluppi, con l’obiettivo di illuminarne le origini, la genesi e la logica sottesa. Attraverso un approccio metodologico che si ispira alla storia concettuale di matrice tedesca e all’analisi del discorso di stampo anglosassone, questa ricerca mostra l’«economia epocale» che ha sorretto la contrapposizione frontale tra continuisti (moderni) e discontinuisti (postmoderni) e propone, tramite l’adozione di una prospettiva plurale sulla temporalità storica, una via d’uscita dalle aporie che essa provoca.
Elia Zaru è dottore di ricerca in Culture e Società dell’Europa Contemporanea presso la Scuola Normale Superiore e cultore della materia di Elementi di storiografia presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano.
Nell’a.a. 2021/2022 è stato assegnista di ricerca in Filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università degli Studi di Padova. È autore di La postmodernità di Empire. Antonio Negri e Michael Hardt nel dibattito internazionale (2000-2018), Mimesis 2019.