Nei primi mesi del 1726 Niccolò Rosselmini (1692-1772), un giovane patrizio pisano noto per la sua capacità di domare uomini e cavalli, iniziò la stesura di un documento dal profilo del tutto inedito nel panorama cittadino e non solo: un’Instruzione, anzi: molte instruzioni, dedicate ai propri compagni d’arme e di gioco. Lo scopo era quello di trovare la strada per riscattare il Mezzogiorno dalla cocente sconfitta imposta appena l’anno prima dai cavalieri di Tramontana. Per fare ciò Rosselmini non si limitò a fornire preziosi consigli, ma volle tracciare un ampio panorama su tutto il Gioco del Ponte, partendo dalle regole generali per poi analizzare i diversi elementi che vi prendevano parte e infine condurci, quasi prendendoci per mano, tra le strade della Pisa di inizio Settecento alla ricerca di quei «parziali» che erano l’anima del Gioco. Dall’Instruzione emerge dunque un panorama ampio, sfaccettato, grazie al quale possiamo ripercorrere non solo la storia del Gioco del Ponte ma quella dell’intera comunità cittadina.
Manuel Rossi (Pisa, 1986), archivista. Dopo la laurea presso l’Università di Pisa ha conseguito il Dottorato di ricerca nel medesimo Ateneo e il diploma di Archivista paleografo presso l’Archivio di Stato di Firenze. È responsabile dell’Archivio storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, presidente della sezione toscana dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana e curatore di numerosi progetti archivistici, ha collaborato con i principali istituti di ricerca nazionali ed è stato assegnista di ricerca presso il Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università per Stranieri di Siena.