Questo volume presenta una nuova traduzione italiana di uno dei testi più celebri del filosofo tedesco Leo Strauss, che aprì una nuova strada agli studi su Hobbes. Pubblicato a Oxford nel 1936, The Political Philosophy of Hobbes è una compiuta analisi storico-filosofica sulla formazione del pensiero politico hobbesiano, e della sua cesura radicale con il pensiero premoderno, che prende le mosse da almeno due domande.
Qual è il fondamento della filosofia politica di Hobbes? Si trova nella nuova scienza fisica di Galilei oppure in una preferenza morale di tipo individualistico?
Da qui si snoda l’analisi complessa – che tiene insieme storia della filosofia, filologia e filosofia politica – sviluppata da Strauss intorno al pensiero di Hobbes, considerato il fondatore della modernità. L’esito di questa indagine, realizzata negli anni Trenta tra Parigi e Cambridge, in esilio dalla Germania nazista, costituisce un punto di riferimento per la letteratura hobbesiana, che ancora oggi considera l’opera di Strauss come un testo ineludibile per affrontare l’autore del Leviathan. Ma i motivi e i risultati di questa ricerca sono centrali soprattutto per comprendere alcune traiettorie della filosofia politica moderna che, nell’interpretazione straussiana, abbandona i modelli classici fondati sul bene e sulla virtù per creare un nuovo “continente morale” fondato sui diritti individuali, la cui deriva sarà visibile nel nichilismo e nel relativismo della contemporaneità.
Leo Strauss (1899-1973) è stato uno dei maggiori filosofi politici del Novecento. Autore di opere su Platone e Senofonte, Maimonide e Machiavelli, Hobbes e Spinoza, nelle sue ricerche ha costruito un originale intreccio tra storia della filosofia e filosofia politica centrato sulla critica della modernità, alla luce di alcune questioni chiave per il pensiero filosofico: la riscoperta della scrittura reticente, il confronto con la filosofia greca classica e l’analisi del rapporto tra Atene e Gerusalemme.
Carlo Altini è professore di Storia della filosofia nell’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore scientifico della Fondazione San Carlo e membro di direzione della rivista «Filosofia politica». Nei suoi studi si occupa delle origini, dello sviluppo e della crisi della modernità filosofica e politica attraverso l’analisi di concetti quali progresso, utopia, potenza, democrazia e sovranità.