Passando attraverso queste pagine vi confesso che ho provato a tratti una grande Commozione. Mi sono commosso soprattutto dinnanzi a tanta Forza! La Forza di un combattente; quella di un bambino, di un ragazzo e di un uomo che ha lottato in tutta la sua vita per la Conquista della Dignità.
La vita di Luca è una grande Lezione di Vita.
E la sua storia è una storia Comune, quella di una generazione nata nel decennio successivo alla fine della grande Guerra, negli anni del boom economico, della Ricostruzione e soprattutto dell’Emancipazione del mondo del lavoro, di quella classe operaia che si stava preparando, lotta dopo lotta, a “dirigere Tutto”. Luca è figlio di quella Storia, di quegli anni, un figlio del tempo del Riscatto e dell’Assalto al Cielo. Molti dei suoi racconti li ho sentiti vicini a me, alla mia vita; dal tempo in cui ancora non c’era la tv in casa, quando le generazioni, dai nonni ai nipoti, si incontravano e raccontavano la vita attorno al fuoco, fino ai tempi presenti; passando per le sezioni, le case del popolo, i festival rock, le occupazioni, gli stessi Lp e gli stessi cantautori, gli stessi libri… e poi le sconfitte, le repressioni, le stragi di Stato e l’avvento della Restaurazione che dura ancora oggi… Ma nel racconto di Luca, nella sua testimonianza, quello che mi affascina e ripeto mi commuove, è questa sua Forza che oggi, più di ieri, lo rende Invincibile! […]
Il racconto di Luca è per molti versi assai interessante poiché avviene su due binari, che vanno costantemente in parallelo, quello personale e quello politico, come quello sociale e quello culturale. Proprio perché «il personale è politico», lo è sempre stato e sempre lo sarà.
[ dalla Prefazione di Marino Severini ]
Luca Pampaloni nasce a Calenzano (Firenze) nel 1960. Disabile grave dall’età di otto mesi a seguito di paralisi cerebrale infantile, solo all’età di circa sei anni inizia ad essere seguìto dal professor Adriano Milani Comparetti e dalla sua équipe.
Nel 1988, consegue la laurea in Scienze politiche alla Facoltà “Cesare Alfieri” di Firenze, con una tesi su Raniero Panzieri. Nel 1992 è tra i fondatori dell’Associazione Vita Indipendente della Toscana. Dal 1999 è costantemente presente nella sede di tale Associazione a Scandicci. Dal 1984 al 1991, ha militato in Democrazia Proletaria e dal 1997 è socio dell’Istituto Ernesto de Martino. Continua ad essere attivo nella lotta per i diritti delle e dei disabili e di tutte e tutti coloro che subiscono lo sfruttamento capitalistico.