La paelex è l’altra donna, la rivale, una presenza ingombrante all’interno della domus, percepita dalla moglie come una minaccia per la stabilità della relazione coniugale. Nella cultura romana, la familiarità di questa figura e del modello che essa presuppone sono destinati a replicarsi quasi senza soluzione di continuità, pur nel mutare degli orizzonti temporali e degli steccati di genere. È la legittima sposa, sono i suoi timori di vedere invaso il suo spazio e usurpato il suo ruolo a dare forma a questa figura e a una dinamica conflittuale declinata al femminile che si manifesta in un ventaglio di sentimenti oppositivi, dalla rabbia all’odio alla vendetta. Alla volontà di sublimare e, al contempo, esorcizzare queste paure risponde la proiezione di tale irriducibile rivalità nella sfera del mito attraverso la trasposizione del ruolo della legittima consorte nella dea Giunone, deputata a ricoprire la stessa posizione nell’universo olimpico. Dagli orizzonti nebulosi del diritto arcaico, alla dimensione del mito e a quella familiare delle mura domestiche, la paelex racconta la stessa storia.
Graziana Brescia è professoressa associata di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Bari “Aldo Moro”. I suoi interessi di ricerca vertono su Sallustio, Virgilio, Ovidio, Seneca tragico, la declamazione latina, l’antropologia del mondo antico, la fortuna dei classici e del mito. Tra i suoi libri, Anna soror e le altre. Coppie di sorelle nella letteratura latina, Pàtron, Bologna 2012.