La vena giocosa spicca tra le molte qualità dello scrittore Giuseppe Baretti (1719-1789). Formatosi in Piemonte e vissuto a lungo a Londra, Baretti ha saputo porre in una proficua tensione critica la tradizione italiana del comico con lo humour caro alla cultura inglese, dando così un contributo fondamentale alla messa a fuoco teoretica dei caratteri dell’Umorismo nella sua orditura complessa. Fra i creatori, se non creatore stesso, della moderna caricatura letteraria, Baretti diventerà uno dei punti di riferimento formale della scrittura comico-umoristica otto-novecentesca, a partire da Carlo Collodi, che lo assumerà come maestro di stile.
Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale tenutosi il 21 aprile 2021 e organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Tricentenario della Nascita di Giuseppe Baretti, che è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con D. M. n. 26 del 30-01-2019, su istanza del CISESG-Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini di Seravezza.
Baretti è qui analizzato sotto diverse sfaccettature: osservatore satirico dei costumi di un popolo nei libri di viaggio; poeta burlesco e affilato critico letterario in grado di pensare e padroneggiare svariati registri dell’ironia e della satira; arguto polemista in difesa della cultura italiana dai giudizi negativi d’oltremanica; addirittura, anticipatore di esiti della linguistica situazionale contemporanea. Si profila così il ritratto di un interprete originale della tradizione dell’Umorismo ripresa con consapevolezza in un momento cruciale della coscienza europea.