Il patrizio pisano Pio dal Borgo (1707-1785) fu un personaggio di notevole spicco nella vita culturale e politico-amministrativa del Settecento toscano: insigne giurista e valente avvocato, si distinse altresì come letterato. La fama e la stima di cui godeva nel Granducato gli consentirono parimenti di percorrere una brillante e rapida carriera all’interno dell’Ordine di Santo Stefano, di cui entrò a far parte nel 1734: ricoprì a lungo, dal 1737 al 1752, un seggio del Consiglio dei Dodici; ebbe poi l’incarico, prestigioso e impegnativo, di Vicecancelliere e di Avvocato dal 1752 all’anno della sua morte. Nel volume vengono dapprima ricostruiti il contesto familiare – evidenziando in particolare le complesse e talora singolari vicende relative all’inserimento della sua famiglia nell’Ordine – e il profilo biografico del giurista pisano; viene poi esaminato il suo pensiero circa la complessa questione del raccordo tra le norme degli statuti stefaniani e la legge del 1750 sulla nobiltà e cittadinanza. Nell’ultima parte, infine, viene analizzata la maggiore opera storiografica di Pio dal Borgo, ossia il manoscritto inedito Memorie Istoriche dell’Ordine di Santo Stefano, pubblicato nell’appendice.
Cinzia Rossi insegna Storia delle istituzioni politiche nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. È autrice di saggi, di relazioni congressuali e di nove monografie, le più recenti delle quali sono state pubblicate in questa stessa collana: Le città nobili della Toscana granducale (secoli XVII-XVIII) (2018) e Cosimo I de’ Medici e lo Stato di Siena tra Impero, Spagna e Principato Mediceo. Questioni giuridiche e istituzionali (2019). I suoi interessi scientifici vertono soprattutto: sulla configurazione dei ceti dirigenti urbani nell’età moderna; sull’esperienza delle città nobili; sull’istituto della nobiltà civica e sui nessi di questa con l’esercizio della mercatura; sui rapporti tra Granducato di Toscana, Impero e Regno di Spagna nel XVI secolo; sulla storia delle istituzioni universitarie; su quella dell’Ordine di Santo Stefano; sul pensiero e le opere di alcuni personaggi del XVIII secolo, quali Pompeo Neri, Giulio Rucellai, Bernardo Tanucci, Giovanni Antonio Pecci, Pio dal Borgo.