La persona è un ente ibrido che intreccia i piani dell’esistenza temporale e della sua costruzione figurata. Radicata nella concretezza del sé, nel mondo pratico e intersoggettivo della vita, essa si identifica al contempo come personaggio di una narrazione verosimile che imita gli spazi e i tempi del soggetto. Per questa sua natura ambivalente, la persona sfugge a una definizione filosofica chiusa, mostrandosi invece più chiaramente nella descrizione genetica della sua configurazione. La filosofia di Paul Ricoeur offre una cornice feconda per la ricostruzione fenomenologico-ermeneutica di questa genesi, mettendo a disposizione gli strumenti che servono per rendere visibili i nessi e le mediazioni tra la vita episodica del sé e la sua mimesis retrospettiva: la traccia, materiale e significante, e il suo racconto metaforico.
Francesca D’Alessandris è cultrice della materia presso la cattedra di Estetica dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso la Fondazione San Carlo di Modena, in cotutela con l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Le sue ricerche vertono sui processi di costruzione e trasformazione della persona e della soggettività in relazione all’esperienza e ai dispositivi estetici.