Un poema lungo un libro, un collage di storie acquatiche, prese per lo più dall’Odissea, che trattano di un personaggio minore abbandonato su un’isola rocciosa. Quella di Oswald non è una semplice traduzione del poema omerico, ma un’intima indagine a partire dal mare che circonda il protagonista. Nessuno è dunque una silloge di storie che ruotano attorno all’intreccio dell’Odissea. Leggere i racconti che la compongono è come ascoltare l’oceano: un’esperienza destabilizzante, ipnotica, quasi allucinatoria, che invita a abbandonare le preclusioni terrestri per seguire le voci, le visioni e le vicissitudini che provengono dall’acqua in tutte le sue manifestazioni, letterali e figurate. Da una grande lettrice di Omero, una silloge di cui il pubblico italiano potrà godere anche nel gioco delle citazioni e dei personaggi omerici in filigrana, che appaiono senza mai declinare le proprie generalità.
> testo inglese a fronte
Alice Oswald è Professor of Poetry all’Università di Oxford, prima donna eletta a questa prestigiosa cattedra. Per la sua produzione poetica – che include The Thing in the Gap-Stone Stile (1996), Dart (2002), Woods etc. (2005), A Sleepwalk on the Severn (2009), Weeds and Wildflowers (2009), Memorial (2001), Falling Awake (2016) e Nobody (2019) – ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il T.S. Eliot Prize (2002) e il Griffin Poetry Prize (2017). È considerata una delle voci più importanti della letteratura mondiale.
Rossella Pretto è poetessa, traduttrice e scrittrice. Ha pubblicato il poemetto Nerotonia (Samuele Editore 2020) e il romanzo La vita incauta (Editoriale Scientifica 2023). Con Marco Sonzogni ha curato e tradotto Memorial di Alice Oswald (Archinto 2020) e l’edizione delle traduzioni sofoclee di Seamus Heaney, Speranza e Storia (Il Convivio Editore 2022). Ha poi curato La Terra desolata di T.S. Eliot nella traduzione di Elio Chinol (Interno Poesia 2022).