Un libricino che, attraverso la storia, la letteratura, la toponomastica e la paremiologia, intende restituire l’onore alla Brassica campestris, ovvero, la rapa. Questa umile radice che, prima dell’arrivo della patata dal Nuovo Mondo, ha contribuito a sfamare per secoli generazioni e generazioni di Europei e non solo. Sarà che nasce dalla terra e nella terra; saranno le sue forme sgraziate e grottesche o che, nel corso dei secoli, essa s’è andata connotando come cibo per gente povera e bestie, tant’è che la rapa ha visto crescere attorno a sé una fama di ottusità e dabbenaggine che non accenna a estinguersi. Ancora ai nostri giorni, infatti, annoveriamo il diffusissimo epiteto “testa di rapa” che non è certo percepito come un complimento e non si dimentichi, poi, il modo di dire “cavare il sangue da una rapa”.
Luciano Luciani (Roma, 1947), docente di italiano e latino, ha insegnato nei licei di Capannori, Forte dei Marmi, Viareggio e Lucca. Giornalista pubblicista per oltre vent’anni ha collaborato con numerose testate locali e nazionali, di carta e online, attività che lo impegna anche attualmente. Con Edizioni ETS, nella collana Obliqui, ha pubblicato Le donzelline. Donne d’amore nell’Italia rinascimentale, 2014 e La cacca che ci salvò dalla fame. Strane storie e tipi strani, 2015.