I primi codici

 

I “primi codici” sono quei canovacci che definiscono il primo nostro rapporto con la realtà: una specie di tessuto connettivo del rapporto Io-Mondo. Sono quegli schemi di base che guidano i nostri comportamenti e i primi tentativi di comprensione della realtà per poi rimanere dei punti di riferimento imprescindibili per ogni nuova lettura del mondo. Dunque dei veri e propri codici di vita dominanti nelle fasi iniziali dello sviluppo psicoevolutivo per poi rimanere sottotraccia a condizionare tutta l’esistenza. Di nuovo in primo piano in ogni condizione critica e nelle grandi scelte sia collettive che individuali. Con un rilievo assoluto nel linguaggio artistico. Il contatto con i nuovi codici, apparsi più tardi, apre a una dialettica che percorre tutta la storia dell’homo sapiens sapiens e che fa da retroterra a tanti dibattiti che informano anche il nostro, attuale dibattito culturale.
Il lavoro vuole espressamente parlare ai tanti lettori curiosi, dotati di spirito speculativo e di nozioni storiche. Il pubblico accademico dovrà scusare l’evitamento del dettaglio; il pubblico “laico” dovrà accettare qualche tecnicismo e l’evitamento di ogni eccessiva semplificazione. La sfida che ci siamo preposti sta proprio qui: cercare di rendere semplice senza semplificare.

Primo Lorenzi medico, psichiatra, psicoterapueta, psicopatologo, docente (a contratto) presso l’Università di Pisa e presso varie scuole di psicoterapia. Ha lavorato e insegnato presso la Psicologia Clinica e la Clinica Psichiatrica dell’Università di Firenze. Ha pubblicato oltre cento articoli su riviste nazionali ed internazionali a contenuto essenzialmente psicopatologico. È autore di varie monografie, sempre di argomento psicopatologico, e di vari saggi sul mondo antico. Fra queste ricordiamo perché attinenti al tema qui trattato: Fra mito e psiche. Il tempo, la morte e l’aldilà, il simposio, l’identità femminile, il mistero della creazione, il dramma della scelta, Alpes, Roma 2020; Il segno di Medea. Il lato oscuro della genitorialità (ETS, Pisa 2022) (con Liliana Dell’Osso); L’ombra del Citerone. Caos e cosmo fra Tebe e il Citerone (Alpes, Roma 2023).

Liliana Dell’Osso è Presidente della Società Italiana di Psichiatria, Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore della Clinica Psichiatrica e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa. È autrice/coautrice di oltre 900 pubblicazioni su riviste scientifiche, prevalentemente internazionali, di manuali e di numerosi saggi tra cui: L’altra Marilyn (Le Lettere, 2016), L’abisso negli occhi (ETS, 2016), La verità sulla menzogna (ETS, 2017), Il caso Coco Chanel (Giunti, 2018), L’ombra dell’autismo (FrancoAngeli, 2018), Genio e follia 2.0 (FrancoAngeli, 2019), Fatti di quotidiana follia (Giunti, 2019), Mostri, seduttori e geni (Alpes, 2021), Psichiatria 2.0 (FrancoAngeli, 2021), Elena e le altre (ETS, 2021), Il corpo geniale (Alpes, 2021), Dall’universo dell’autismo allo spettro della catatonia (FrancoAngeli, 2022), La psicopatologia della vita quotidiana 2.0 (FrancoAngeli, 2022), Trauma (Alpes, 2022), Il segno di Medea (ETS, 2022), Pennelli come bisturi (Alpes, 2023), Figli prematuri del futuro (Alpes, 2023), Oltre la traiettoria (Alpes, 2023). Fa parte dei Top Italian Scientists, del Board di Top Italian Women Scientists e di 100esperte.it.