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Home Le Collane Largo Duomo (4) 9788846769329
Libro cartaceo
€ 20,00

LD Largo Duomo 10/2023

Rituali

Autore/i: AA. VV.

Collana: Largo Duomo (4)

Pagine: 248
Formato: cm.14,8x21
Anno: 2024
ISBN: 9788846769329

Stato: Disponibile
  • Descrizione

I rituali, intesi come espressione spaziale e antropologica delle sottoculture, hanno modalità di esistenza eccezionali: abitano spazi straordinari, innescano tempi di limite, insinuandosi nella società disciplinata come anguille fino a costruire un’eredità1. Nati spesso attraverso norme non scritte, i rituali garantiscono un equilibrio e una condivisione di intenti alternativi a quelli di una società “normale”: «Un’operazione di guerriglia che libera un’area (di tempo, di terra, di immaginazione) e poi si dissolve per riformarsi in un altro dove, in un altro tempo, prima che lo Stato la possa schiacciare [...] La TAZ può occupare queste aree clandestinamente e portare avanti il suo scopo festivo per un bel po’ in pace».


Peter Lamborn Wilson aka Hakim Bay individua alcune delle condizioni stanziali necessarie per definire un rituale: operazioni discontinue e incerte condotte da gruppi irregolari e modesti, per liberare spazi, tempi, immaginazioni attraverso l’occupazione rituale per dare vita a una pace alternativa e temporanea. I riti, legati al loro tempo d’esistenza, organizzano spazi processionali, che «si dispongono in avanti», guardando alle architetture come piattaforme transitorie dove poter organizzare gli elementi del rito. Palchi, platee, piste, sale, consolle, tende e tetti, diventano espedienti del rituale per abitare nuovamente case, strade, città, foreste, campagne, cave abbandonate, casematte, fortini, sottosuolo. Se per decenni il mondo e la discoteca del clubbing hanno rappresentato i luoghi individuati per esprimere un rito, evadendo e sabotando temporaneamente i ritmi imposti dalla società, oggi gli spazi deputati ad assorbire tensioni straordinarie si sono trasformati in residuali vuoti urbani, architetture in attesa, contesti ambientali extra-ordinari e progetti a tempo. Nel tempo del rituale, le architetture individuano almeno tre traiettorie da abitare, dove la durata del rito diventa cifra dello spazio. Rituale convenzionale di un palco da discoteca notturno e progettato, si affiancano all’allestimento dello spazio pubblico che fa da sfondo al rituale pubblicizzato, passando per rituali segreti come quello che nel tempo diurno si instaura tra l’architetto e la realizzazione dell’opera. Sfocare il primo piano occupato dal rituale serve a far emergere l’architettura che lo accompagna attraverso strategie di «liberazione».