Nel senso comune, la problematica dei conflitti è associata all’idea di una loro connotazione violenta, tanto da essere considerati espressamente come sinonimo della guerra. È un’equiparazione opinabile, che sollecita a un più attento e qualificato approfondimento della questione. Può rivelarsi perciò utile ed efficace, proprio per affrontare e superare le dinamiche della violenza, confrontarsi con concezioni diverse, come le proposte teorico-pratiche di matrice nonviolenta, e cercare di comprendere come queste si pongano rispetto alla violenza e alla guerra e alla loro alternativa positiva, la pace. In questo volume viene presa in esame la proposta esemplare di un campione autorevole dell’orientamento nonviolento, Johan Galtung (1930-2024), sia dal punto di vista del suo pensiero intorno a questi temi, sia relativamente alle metodologie con cui egli ha inteso agire, e concretamente agito, per il cambiamento positivo, appunto in senso nonviolento. Tutto ciò scegliendo di adottare come base una chiave di lettura pedagogica, ritenendo che questo ambito sia fondamentale nella prospettiva di un’azione di contrasto alla negatività della violenza e di promozione della positività della pace.
Salvatore Deiana è ricercatore in Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, dove insegna Teoria e pratica della progettazione educativa e Pedagogia del disagio e delle devianze nella magistrale in Scienze Pedagogiche. Fra le sue pubblicazioni: Trasformare il maschile. Nella cura, nell’educazione, nelle relazioni [2012, curatela insieme a Massimo Michele Greco]; Un’ermeneutica della formazione umana. Il pensiero di Hans Georg Gadamer come discorso pedagogico [2017]; Pedagogiste e pedagogisti tra formazione e lavoro. Narrazioni e letture della scena pedagogica universitaria e professionale [2019, curatela]; L’inizio del cammino professionale. I tirocini curricolari delle lauree pedagogiche, prima e durante la pandemia [2023, curatela insieme a Claudia Secci].