O re, la vita presente dell'uomo sulla terra mi sembra, a confronto del tempo che ci è ignoto, come quando voi siete assiso a mensa coi vostri capitani e i vostri leudi, nella stagione invernale, col fuoco acceso che riscalda la sala, mentre fuori la tempesta infuria e sospinge raffiche di pioggia e di neve. Un passero entra nella sala e l'attraversa a volo, fugacemente, entrando da una porta e uscendo dall'altra. Fin quando è all'interno, esso è al riparo della tempesta, ma appena è trascorso l'attimo di calma l'uccello torna ad essere esposto al freddo come prima e non lo si vede più. Così anche la vita umana è visibile per un certo tempo, ma assolutamente nulla sappiamo di quanto l'abbia preceduta o di quanto verrà poi. [Beda, 672-735] |
Verso la sponda invisibile
Collana: Letteratura anglo-americana (1) ... |
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