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Libro cartaceo
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Fatti e finzioni

Atti del XXIII Convegno Internazionale della MOD Napoli, 15-17 giugno 2022


A cura di: Silvia Acocella , Concetta Maria Pagliuca , Michele Paragliola

Collana: MOD La modernitą letteraria in open access (2)

Pagine: 994
Formato: cm.15,5x22,5
Anno: 2024
ISBN: 9788846769367

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Sono qui raccolti gli Atti del Convegno internazionale della MOD Fatti e finzioni, svoltosi a Napoli dal 15 al 17 giugno 2022, presso le sedi della “Federico II”, del “Suor Orsola Benincasa”, dell’“Orientale”. Il titolo rinvia a questioni cruciali, persino politiche: interrogarsi sulla frontiera tra fatti e finzioni (sempre mobile e permeabile, e variamente, a seconda delle epoche) ha un senso nuovo e urgente oggi che si pongono in dubbio la sua rilevanza e la sua stessa esistenza, nel nostro tempo di finzionalità diffusa, d’illusionismo digitale, di confusione e ibridazione tra la realtà e i simulacri. Il binomio, in molti degli interventi qui confluiti, è chiave d’accesso alla letteratura dei due secoli che hanno preceduto il nostro, un modo di metterla in prospettiva. In altri interventi si è prestata un’attenzione speciale agli ultimi decenni, scenario di un’interdiscorsività formidabile, consentita dal potenziamento dei media elettrici ed elettronici. L’universo della finzione si è dilatato, il nostro quotidiano è invaso dalle storie; ognuno, poi, può produrre a sua volta narrazioni, agirle in testi (l’odierna ubiquità della parola scritta) in cui il confine tra fatto e finzione si fa poroso, equivoco: autorialità diffusa, una marea di soggetti che sulla ribalta dei social s’incontrano, si raccontano, s’inventano. Il narcisismo delle vite particolari può ribaltare il rapporto tra fatti e finzioni, confondere la frontiera. E si può arguire un nesso tra le disposizioni confusive dell’autorialità molteplice e informale e i generi di confine, contaminanti, che più fanno tendenza nell’attuale spazio letterario: la biofiction, il non fiction novel, l’autofiction. Su tutto ciò questi Atti invitano a riflettere, come sulle ricadute, nelle invenzioni della letteratura, già dagli anni ’90, degli altri fattori traumatici e fantasmagorici della socialità contemporanea: la telecrazia e, prima ancora delle realtà immersive del digitale, l’imperio, in tutte le forme, dell’immaginario.