Gli spazi virtuali riconfigurano, nella loro pluralità, i confini del mondo in carne e ossa, creando così nuove possibilità esperienziali. Attribuire questa cifra solamente alla nostra contemporaneità sarebbe però riduttivo. Tra le pagine di questo volume emerge allora un’altra storia possibile. Si raccolgono le tracce di un processo di virtualizzazione che ha reso lo spazio fisico una dimensione labile, capace di generare significati diversi a seconda dei media che vi si innestano: dall’elettrificazione alla nascita del cyberspazio, passando attraverso le sperimentazioni di artisti e designer, sino ai prototipi delle “case del futuro”. Di questo spettro di fenomeni i mondi della realtà virtuale recuperano e riscrivono alcune intenzioni, generando uno spazio artificiale da esplorare. Con indosso un visore, riorganizziamo la nostra esperienza estetica alla ricerca di nuove coordinate, immersi in una costellazione di immagini che prendono vita e chiedono di essere abitate.
Fabrizia Bandi è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano, nel quadro del progetto ERC AN-ICON. I suoi principali interessi spaziano dalla fenomenologia e all’estetica, con particolare riferimento al mondo dell’architettura e dell’arte. È stata assegnista presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio (USI) e docente a contratto al Politecnico di Milano. Attualmente insegna Estetica degli oggetti all’Università degli Studi di Milano e Aesthetics of Luxury all’Università IULM. Ha pubblicato La percezione armata. Esperienza estetica e immaginazione in Mikel Dufrenne (2018) e curato Corpo, spazio, architettura. Fenomenologia dell’esperienza spaziale (con M. Vegetti, 2024).